13 luglio Suzi e i metamodelli

Oggi abbiamo avuto per la prima volta Susy Smith, collega di Robert Dilts e di Judith DeLozier e a capo dell' Anchor Point Institute.
Ci siamo divertiti prima ad utilizzare le tecniche della pnl per ricordare i nomi delle persone per poi entrare nel vivo dei metamodelli.
Ovvero la capacità di capire gli errori e le trappole nei nostri modi di comunicare.
Recuperando un po' di appunti si possono distinguere tre aree di criticità, le generalizzazioni, le cancellazioni e le distorsioni ed una serie di categorie:
Raccolta di informazioni
- Cancellazioni, intese come tutti i contenuti sottointesi in una frase, che richiedono la capacità di chiedere di specificare, cosa, come, quando, dove....
- Oggetti o parole non specificati, sottointesi, dove i pronomi possono portare fuori strada.
- Verbi non specificati, come ci faceva notare Suzi ogni verbo può essere ulteriormete specificato.
- Le nominalizzazioni, oggetti o nomi che rappresentano valori, azioni, condizioni, relazioni: cosa intendiamo per libertà, per rispetto, per amore, per giustizia....
- Le assolutizzazioni, i sempre ed i mai, il tutto ed il niente cosa veramente vogliono dire?
- Gli operatori modali, tutti i modali che esprimono doveri, necessità, obbligazioni, limitazioni, devi, non devi, puoi non puoi. Ma se chiediamo o ci chiediamo cosa succede se facciamo il contrario abbiamo spesso tante sorprese
- le equivalenze complesse, la capacità cioè che abbiamo di creare relazioni nei nostri discorsi che non trovano fondamento ad una analisi più approfondita
- le presupposizioni, le assunizoni che facciamo per sostenere i nostri discorsi
- i rapporti di causa effetto
- le presunzioni di cosa intende l'interlocutore
- i giudizi di valore che diamo con le parole giusto, sbagliato, male, bene, quando questi perdono un legame oggettivo con la realtà
Altra cosa forte che ci ha passato Suzi, è quella di lavorare con queste attenzioni nei confronti del nostro dialogo interiore.
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