Diario del Corso di NLP Practitioner Santa Cruz 6-26 luglio 2006

Saturday, July 08, 2006

8 Luglio

Oggi è stata la prima giornata con Robert.
Mi ha colpito vedere la capacità di Robert di affrontare con sensibilità ed attenzione una prima giornata con dei principianti quando si occupa di Pnl da trent'anni.
Si vede la passione e l'entusiasmo nel coinvolgerci alla scoperta del mondo della pnl.
Ha cominciato mostrandoci e facendoci vedere e toccare con mano la calibration, la capacità di porre attenzione al nostro interlocutore e capire i suoi segnali a fronte delle cose che piacciono o non piacciono.
Dopo è passato a farci fare esperienza delle posizioni percettive, la propria, quell dell'altro e quella del terzo.
Se la prima posizione ci permette di avere una piena consapevolezza del nostro essere, dei nostri obiettivi e delle nostre esigenze, la seconda ci permette di sperimentare le scarpe altrui e vedere il mondo dal suo punto di vista (ecco ancora la relatività delle mappe). La terza invece ci permette di estraniarci dalla dinamica dell'io e del tu e di vedere le relazioni in modo sistemico che apre alla saggezza di una posizione non influenzata dalla propria o dalla altrui posizione.
Una quarta ed una quinta posizione ci permettono poi di lavorare sul senso di identificazione con l'intero sistema e con le comunità, la famiglia, il gruppo.
E via con un'altra esercitazione, questa volta con Emma e con Stacey, notevole la sua capacità di coaching.
Dopo il pranzo abbiamo affrontato il tema dei livelli di apprendimento: dall'ambiente, fornitore di opportunità e di vincoli, ai comportamenti, alle capacità, ai valori, all'identità.
Abbiamo poi iniziato a lavorare sul modelling, la capacità di apprendere da chi sa come fare quello che vogliamo imparare a fare.
Il modelling intuitivo del prendere la seconda posizione ed il modelling cognitivo attraverso le domande che ci aiutano a capire come fa il nostro modello di riferimento a fare quello che fa.
Imparare il come è fondamentale per poter agire i nostri valori.
E così scopro che l'NLP ha molto a che fare con le domande, con la capacità di acuire il mio senso dell'osservazione, con la capacità di mettere in sistema strutturato quello che altrimenti sono portato a pensare che siano doti "magiche" di chi ha naturalezza a fare quello che gli vedo fare.
Robert poi ci introduce al modello TOTE, test, operations, test, exit.
Applicato in demo ad Hank mi ha molto colpito per quanto si possa imparare velocemente da chi ha doti naturali. Adesso capisco perchè Sam mi dicesse l'altro ieri quanto lo avesse affascinato la tecnica del modelling.
Ci proviamo poi anche noi. Demo con Emma e Hank. Mi è venuto da osservare, tornando in gruppo, come fare modelling sia del tutto normale e non un modo "artificiale" di relazionarsi con gli altri.

Fine del secondo giorno intensivo.... WOW.

Dopo cena ho assistito alla presentazione di Kitty Li, cinese di Hong Kong, di un suo programma di formazione sullo sviluppo personale che si è inventata questa primavera per stimolare allo studio i giovani di una scuola di hong kong.

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