Diario del Corso di NLP Practitioner Santa Cruz 6-26 luglio 2006

Saturday, July 08, 2006

7 luglio


Primo giorno full. Inizia Judith con gli assiomi della PNL, la mappa non è il territorio e la visione sistemica di mente e vita.
Anche se abusata, la metafora della mappa è fondamentale per lavorare sulla relativizzazione delle nostre e delle altrui percezioni del mondo e sul dover allargare il più possibile la percezione del mondo per riuscire a darci il maggiore numero di possibilità "abilitanti".
Sento molto l'influsso di Carl Rogers quando poi si parla delle positive intentions: ogniuno cerca di attuare la migliore scelta possibile data la sua percezione del mondo. Ecco allora la possibilità di lavorare per noi e per gli altri per darci una maggiore possibiltà di scelta.
La visione sistemica individuo-collettività-ambiente ci riporta alla consapevolezza della influenza reciproca, non è possibile non comunicare.
Abbiamo iniziato con le triadi esperienziali sul nostro modo di percepire i contesti sulla base delle assunzioni della pnl.
Nel pomeriggio abbiamo iniziato a provare le diverse modalità di rappresentazione della realtà e a confrontarci sulle nostre reciproche differenze.
Ho fatto una bella chiacchierata con Judith sulla mia focalizzazione visiva e la mia difficoltà a dedicare attenzione all'ascolto... vediamo se con le esercitazioni di queste tre settimane ha ragione lei: anche i nostri sensi e la nostra attenzione si possono allenare.

Questa sera infine sono iniziate le testimonianze di chi sta studiando da trainer.
Andy ci ha portato la sua testimonianza di formatore inglese in Cina e la sua esperienza con la PNL, Paul, da hong kong le sue riflessioni dei collegamenti tra gli approcci e le tecniche della pnl e la saggezza buddista.

Non ci dobbiamo preoccupare della possibile confusione che abbiamo in testa, dice Judith, stiamo solo passando da un livello di consapevolezza ad un'altro.

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